Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 2 - febbraio 1979 - pag. 1-3
NON DELUDIAMO LE ASPETTATIVE
DELL’IMMACOLATA
Il 18 febbraio u.s. a Lourdes si è svolto l’incontro dei Direttori dei
Pellegrinaggi provenienti da tutto il mondo per dare inizio all’anno centenario
della morte della piccola confidente della bianca Signora di Massabielle.
A chi domandava a suor Bernarda, durante la sua vita, se fosse ritornata
volentieri a Lourdes, immancabilmente la prescelta dalla Vergine Santa
rispondeva:
“Volentieri andrei a Lourdes, ma vorrei essere come un piccolo uccello sotto una
delle piante davanti alla Grotta per essere sempre con quanti lì si recano
incontro alla Madonna”.
A chi insistendo, faceva intravedere un’eventuale reale possibilità di recarsi
ancora alla Grotta, suor Bernarda con serenità rispondeva: “ Io a Lourdes non
andrò più”.
Eppure quando la giovane Bernardetta, dopo aver baciato per l’ultima volta la
roccia sulla quale si era posata la bianca Signora, si staccò dalla Grotta,
ripeteva piangendo:
“ La Grotta era il mio Paradiso”.
Ed è proprio alla ricerca di quella pace che viene dal Cielo che migliaia di
persone si recano., ogni anno, da ogni parte del mondo, alla Grotta di
Massabielle.
Ma l’Immacolata non ha soltanto infuso gioia e pace nell’animo della Bernardetta,
ha fondamentalmente inciso anche, nel suo cuore, un amore forte e dinamico per
le anime da conquistare a prezzo di preghiere e di penitenze.
Preghiera e penitenza: pensieri dominanti nell’Immacolata perché i figli abbiano
ad incontrarsi e a raggiungere il Padre, fine per cui sono stati creati;
preghiera e penitenza: pensieri dominanti, rimasti incancellabili nella mente
della veggente di Lourdes, quale spinta insaziabile per riscattare il maggior
numero possibile di anime; preghiera e penitenza: binario che i “Volontari della
Sofferenza” hanno fatto proprio per continuare il programma centrale di
Bernardetta nel desiderio di rispondere come lei all’Immacolata come figli
amorosi.
Preghiera e penitenza: deve perciò essere il programma di ogni Diocesi, in
Italia e all’Estero, ove i “ Volontari della Sofferenza “ e i “ Fratelli degli
Ammalati” operano, affinché le anime non siano soffocate o appiattite dal
naturalismo e dal materialismo che imperversano, ma abbiano ad interiorizzarsi
sempre di più nella dinamica della carità che anima la Chiesa Locale e
Universale.
Papa Giovanni Paolo II, parlando il 10 febbraio u.s., nella Cappella Sistina,
del messaggio di Lourdes, ha detto fra l’altro:
“A Lourdes il messaggio di Maria SS.ma, trasmesso da Bernardetta, invita
incessantemente le anime alla preghiera, alla penitenza, alla conversione, alla
purificazione, alla gioia dell’assemblea cristiana, in una parola ad una fede
più operosa.
- A Lourdes tanti ammalati trovano, se non la guarigione del corpo, per lo meno
un senso cristiano alle loro sofferenze, la pace dell’amore di Dio e
l’accoglienza sollecita dei loro fratelli
E’ questo il programma più urgente e più luminoso che l’Immacolata presenta
alle anime di buona volontà affinché molte anime si abbiano a salvare secondo il
disegno del piano della Redenzione.
Preciso compito dei “ Volontari della Sofferenza” è quello di essere strumenti
vivi della Chiesa in questo momento particolare in cui una luce radiosa di
Spirito Santo scende su di Essa per opera di Giovanni Paolo Il.
I " Volontari della Sofferenza” che volontariamente si uniscono a Cristo per
impreziosire le proprie sofferenze e volontariamente offrono il proprio dolore
all’Immacolata per i peccati che si commettono, pregano per la conversione dei
peccatori, pregano per il Papa i Sacerdoti e il loro sacro ministero e
conquistano i loro fratelli sofferenti a questo programma, sono
nell’insegnamento di Giovanni Paolo il le creature più preziose della Chiesa.
Proprio in questa generosa risposta sta l’impegno dei “ Volontari della
Sofferenza” e dei “Fratelli degli Ammalati” di non deludere le aspettative
dell’Immacolata.
Sac. Luigi Novarese
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