Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 7/8 - luglio/agosto 1978 - pag. 1-2
PAOLO VI È MORTO
Il Papa che apostolicamente ci ha visti nascere e ci ha sostenuti nelle varie
e molteplici svolte della nostra attività ci ha lasciati.
La sua vita fu una lunga e nascosta sofferenza, vissuta nell’arduo compito di
Pastore supremo della Chiesa.
Si sapeva che soffriva; le notizie del suo stato di salute sovente trapelavano.
In questi ultimi tempi, poi, lui stesso ci aveva preparato a questo distacco. La
sofferenza per la sua dipartita però, c’è, ed è cocente. Quantunque si fosse un
po’ abituati a saperlo ammalato, la sua morte però, alla sera della solennità
della Trasfigurazione, ci ha colti di sorpresa. Avremmo voluto, come tutti i
fedeli della Chiesa, poter essergli vicini con una preghiera più ardente per
ottenere dalla misericordia di Dio anche l’insperabile.
Oggi, memore della sua testimonianza, data a quanti eravamo con
Lui in Segreteria di Stato, quando perdette i suoi diletti genitori, ripetiamo
sul suo esempio “sia fatta la tua volontà”.
Il piano non inaridì in quei giorni lontani di lutto il cuore e gli occhi del
Sostituto della Segreteria di Stato Montini. All’indomani del funerale dei
genitori, noi lo vedemmo, con volto composto, dolce e tranquillo al suo tavolo
di lavoro.
Mons. Montini viveva di fede; quella fede la comunicava a quanto erano vicini a
lui.
Da Papa, il medesimo insegnamento ed in molteplici forme l’ha costantemente
dato, in un continuo crescendo. La sua memoria sia in benedizione.
Ora, dal Cielo, Paolo VI, sia a noi per sempre padre ed intercessore presso il
Cuore di Cristo.
Sac. Luigi Novarese
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