Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 4/5 - aprile/maggio 1978 - pag. 1-4
ATTUALITÀ DELLA DEVOZIONE AL CUORE DI GESÙ
Nel novembre 1974 presentando su “L’Ancora” le sintesi delle relazioni tenute
a Paray-Le-Monial avevamo fatto un proposito: far conoscere il Cuore di Gesù.
Non era un proposito avulso da un contesto di lavoro. Lo stesso Congresso di
Paray-Le-Monial era stato preceduto da un’inchiesta svolta tra gli iscritti sul
culto al Cuore di Gesù oggi ed era stato accompagnato dalle preghiere ed offerte
di tutti gli iscritti.
Dall’incontro di Paray si è giunti all’incontro Sacerdotale Internazionale di
Pompei, i cui risultati sono stati pubblicati sul documento finale del Convegno
che, data la sua importanza, ripetiamo su questo numero, che intende darei! via
al programma biennale sul Sacro Cuore.
Il Convegno dei Capigruppo, tenuto a Re, ha dimostrato due linee fondamentali e
quanto mai opposte:
a) gli iscritti al Centro hanno maturato l’idea portante sulla necessità di
vivere, estendere, sostenere la devozione verso il Cuore di Gesù nella
consapevolezza delle difficoltà che qua e là vengono sollevate;
b) i non iscritti al Centro, presenti al Convegno di Re, cioè i simpatizzanti
inviati dalle Diocesi, nonostante le nostre raccomandazioni di non inviarli ad
incontri qualificati e pro grammatici, maggiormente hanno risentito delle
difficoltà sopra accennate, come, ad esempio, quella del simbolo del Cuore di
Gesù, della pratica dei primi venerdì del mese, dell’ora di adorazione e di
riparazione, ecc.
Nonostante la necessità di chiarire per alcuni partecipanti le obiezioni
sollevate, a Re è stato stabilito, quale punto conclusivo, di insistere su una
soda formazione circa la natura e la necessità nei nostri giorni di richiamare
tale devozione per:
- un autentico incontro con Cristo. Non è forse la devozione al Cuore di Gesù
l’incontro con l’io interiore di Cristo, il quale ci ha tanto amati fino a dare
se stesso per ciascuno di noi?
- un accostamento a quel Cuore pieno di amore, che, quale divin samaritano,
viene incontro a noi per fasciare le nostre ferite e dischiudere alle nostre
menti, ottenebrate da tanti errori, orizzonti di fede e di speranze;
- un accostamento alla fonte di salvezza, che sacramentalmente non soltanto ci
irrobustisce, ma ci comunica la vita divina, esplicitamente invitandoci con i
nove primi venerdì del mese a vivere le promesse e gli effetti del capitolo VI
di San Giovanni riguardante l’annuncio dell’istituzione dell’Eucarestia.
Unanimemente si è riscontrato la necessità di dividere l’attività circa il culto
del Sacro Cuore in due settori ben precisi:
1) intensa formazione degli iscritti;
2) attiva diffusione e potenziamento della devozione al Cuore di Gesù, quale
rimedio ai mali odierni.
Per il primo punto si è sottolineata la validità ed attualità della lettura e
della diffusione del volume “Il Cuore di Cristo e la Pastorale oggi”, quale
mezzo di formazione all’apostolato e risposta alle difficoltà sopra accennate,
perché in esso sono i Vescovi che prendono la parola, che risolvono obiezioni
del tutto inconsistenti, che ci dicono la dottrina vera, seria, dogmatica del
culto al Cuore di Cristo.
Teniamo presente che sono i Vescovi i veri teologi che guidano il popolo di Dio
alla salvezza, mentre i vari studiosi di teologia presentano i frutti del loro
studio, che devono poi essere vagliati ed approvati dai Vescovi stessi.
Non è più il momento di perdere tempo in vane ed interminabili discussioni su
argomenti su cui tanto il Magistero, quanto i Vescovi, già tanto hanno parlato.
Le Encicliche “Aurietis Aquas” di Pio XII e “Investigabiles Divitias” di Paolo
VI, e numerosi interventi dei Vescovi, sono linee d’azione chiare e sicure per
chi vuole camminare in tranquillità di fede e sicurezza di dottrina. Le anime
hanno bisogno di trovare in Cristo argomenti che accostano a Lui, che ispirano
fiducia nel Suo Cuore misericordioso, sicurezza di perdono in mezzo a tante
defezioni.
Per questo scopo a Re. la Direzione, in via del tutto eccezionale, proprio in
vista di favorire la formazione degli iscritti, ha posto a disposizione dei soli
Capigruppo e attraverso essi a tutti i componenti il gruppo, il volume basilare
per risolvere le obiezioni sul Sacro Cuore: “Il Cuore di Cristo e la Pastorale
oggi”, cedendolo con lo sconto del 50%, dicendosi disposta a ristampano, se sarà
necessario, e a divulgarlo a prezzi sotto costo, al fine di favorire una vera e
solida formazione su questo argomento.
Negli incontri di gruppo e incontri di zona, ai quali devono partecipare i soli
iscritti, occorre perseguire questo obiettivo, approfondendo gli argomenti per
poter andare incontro a tutti, al fine di illustrare la ricchezza dell’amore del
Cuore di Cristo che sana, solleva, costruisce, unisce a sé, rende apostoli.
Questo è il primo frutto del Convegno dei Capigruppo a Re. Di altri programmi
parleremo in seguito; per ora è inutile affrontarli, perché si impone anzitutto
una solida formazione personale, completa del nostro programma di Volontari
della Sofferenza; solo dopo potremo allargarci ai fratelli.
La preghiera e la penitenza richiamate dall’Immacolata a Lourdes e a Fatima,
attirano la misericordia di Dio sul genere umano, lì Cuore di Cristo è luce,
balsamo, salvezza per tanti cuori infranti che non riescono più, nel dilagare di
tanto male, a comprendere e a vivere la carità che il suo Cuore adorabile ha in
noi infuso con la sua passione, morte e resurrezione: questa è la via che il
centro intende fortemente richiamare perché Egli è la speranza dell’umanità, a
Lui è dato di riunire in sè ogni creatura ed ogni cosa creata per tutto
ripresentare al Padre.
L.N.
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