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Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 1/2 - gennaio/febbraio 1978 - pag. 1-2

PRINCIPI FONDAMENTALI DEL CENTRO
VOLONTARI DELLA SOFFERENZA

1° ISPIRAZIONE FONDAMENTALE DEL C.V.S.

Il Centro Volontari della Sofferenza è una risposta al Messaggio che la Madonna ha rivolto a Lourdes ed a Fatima.

Pensiero della Madonna
Accorato richiamo alla responsabilità
Richiesta della PREGHIERA e della PENITENZA, quali mezzi:
- per il rinnovamento personale e sociale
- per la riparazione
- per ottenere: - la conversione dei peccatori
- la pace nel mondo
- l’efficienza e l’efficacia dell’azione
del Papa,
dei Sacerdoti,
della Chiesa.

La Madonna ha chiesto:
PREGHIERA:
a) personale : preghiere individuali, Rosario
b) comunitaria : Rosario, processioni e preghiere collettive
c) liturgica : “Voglio che si costruisca una Cappella”.

PENITENZA come:
Conversione:

1) della persona:
a) ha richiamato la redenzione (segno della croce)
b) si è presentata come modello di perfezione (non apparve di fronte a due curiosi che avevano profanato il luogo); si dichiarò “Immacolata”
c) ha invitato a rinnovare l’impegno di innocenza battesimale nel bagno delle piscine.
d) ha presentato il programma evangelico di preghiera per ottenere la conversione dei peccatori

2) della società:
a) ha denunciato gli errori (a Lourdes del razionalismo, a Fatima il comunismo e il malcostume)
b) ha richiamato la conversione: “bisogna che gli uomini si emendino, che domandino perdono per i loro peccati”. “Che non si offenda più Nostro Signore che è già tanto offeso”.

Sacrificio:
1) generico: Accettazione della volontà di Dio: povertà, lavoro, sofferenza fisica, incomprensioni,…
2) volontario: Tutti gli atti penitenziali richiesti: “sacrificatevi per i peccatori”
a) individuale: - baciare la terra - bere e lavarsi alla sorgente - tutti i sacrifici dei bambini di Fatima approvati dalla Madonna
b) collettivo: per riparare i peccati che si commettono collettivamente dalla società: “voglio che si venga in processione”
c) particolare: generosa disponibilità a particolari inviti di Dio: “Volete voi offrirvi al Signore, disposti ad accettare tutte le sofferenze che Egli vorrà rinviarvi in riparazione dei peccati così numerosi che offendono la Sua Divina Maestà? Volete voi soffrire per ottenere la conversione dei peccatori, per riparare le bestemmie e tutte le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria?” (1a apparizione a Fatima).

2° CHE COSA VUOL AFFERMARE IL C.V.S.

Il Centro Volontari della Sofferenza vuole affermare la dignità e la responsabilità dell’ammalato nella vitalità del Corpo Mistico e nella costruzione del Regno di Dio e il valore redentivo della penitenza, del lavoro e della sofferenza.

Che cosa infatti mira a fare degli ammalati?

1) dei “SOGGETTI DI AZIONE”
consapevoli delle loro possibilità e dei doni che possono mettere a disposizione dei fratelli, venendo così incontro alla loro esigenza di conoscere
- il perché della sofferenza (causata dal peccato)
- il modo di valorizzarla
“Cristo ha chiamato il dolore a uscire dalla sua disperata inutilità e a diventare fonte positiva di bene, fonte non solo delle più elette virtù che vanno dalla pazienza all’eroismo e alla sapienza, ma altresì alla capacità espiatrice, redentrice, beatificante”.
(Lettera di Paolo VI a Mons. Luigi Novarese, 6.4.1964)

2) Degli strumenti posti a disposizione di Maria Vergine per l’attuazione del Suo piano di richiamo all’umanità a vivere in CRISTO secondo gli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa.

3) Delle persone responsabili:
a) di fronte a se stessi: trovando uno scopo nell’esistenza per cui non si sentono più “né soli, né inutili” (Pio XII, 1957);
b) di fronte a Dio: scoprendo e vivendo la loro “vocazione”; consapevoli che se non sfruttano la loro “ricchezza”, fanno il danno proprio e degli altri;
c) di fronte alla Chiesa e alla società: potendo condizionare la loro vitalità;
d) di fronte al mondo della sofferenza: attuando “La conquesta dell’ammalato per mezzo dell’ammalato”.

3° IN CHE MODO ACCOSTARE UN NUOVO AMMALATO

1) affidarlo alla madonna con la consacrazione
2) pregare e fare sacrifici per lui
3) muovere all’azione ponendo in preventivo dinieghi, derisioni, indifferenze, incomprensioni e quindi:
a) iniziare l’azione di accostamento direttamente o indirettamente per mezzo di un fratello o sorella
b) presentare, magari, l’invito a partecipare ad un raduno ricreativo
c) interessarsi alla sua malattia
d) far delicatamente comprendere che il dolore è uno dei problemi che ammette una sola soluzione “la fede”
f) far comprendere come l’uomo resti sempre soggetto di azione anche se ammalato
g) parlare della necessità di riparare i peccati che vengono commessi
h) spiegare che cosa significhi dare l’adesione al “C.V.S.”
i) illustrare il concetto della volontarietà:
- accettazione della sofferenza quale conseguenza del peccato
- volontaria santificazione del dolore mediante la vita di grazia
- volontaria offerta del proprio dolore alla Vergine Santa per l’attuazione del Suo piano presentato a Lourdes ed a Fatima
l) far comprendere come sia bello uscire dal proprio isolamento
m) non trascurare di far comprendere il grande atto di carità che può offrire chi soffre
n) dimostrare che tutte le strade per andare il Paradiso sono buone; quella della sofferenza, vivificata dalla carità, è la più diretta.