Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 10 - ottobre 1978 - pag. 1-2
CRISTO NELLA SUA CONTINUITÀ DI PASTORE
Il nostro sguardo era ancora fisso, gioioso e riconoscente verso Dio per
averci donato il Papa Giovanni Paolo I, quando la morte bruscamente lo tolse
dalla sua missione apostolica e ci troviamo oggi di fronte a Giovanni Paolo lì,
il quale, anche con la scelta del nome, dice la volontà di seguire la linea del
predecessore.
Giovanni Paolo II viene dalla Chiesa del silenzio, conosce il campo di
concentramento e quindi le sofferenze, è Vescovo da molti anni e per questo
amante di tutto ciò che è bello, nobile e santo.
Giovanni Paolo II è il nostro Papa ed il Papa non ha nome, non ha
volto, non ha nazionalità: “Tu sei Pietro” e questo a noi basta.
Nel giorno festoso dell’inizio del Suo Pontificato scorse tra la folla un gruppo
di ammalati in carrozzella, tra cui parecchi bambini; terminata la Messa, con
passo spedito andò loro incontro e disse: “ Vi benedico tutti, pregate, confido
in modo particolare nelle vostre preghiere”. Era un piccolo gruppo di ammalati
del nostro Centro.
Considerando il momento storico in cui Egli prende posto nella guida suprema
della Chiesa, ben comprendiamo la profondità ed il senso della Sua preghiera e
noi fermamente ci proponiamo di non voler deludere le Sue aspettative.
I Volontari della Sofferenza saranno vicini al Cuore del Papa e in tutte le ore
del giorno e della notte ci saranno ammalati che per Lui elevano preghiere al
Signore.
Per questa ragione lancio l’iniziativa che ognuno di Voi scelga una mezz’ora
nell’arco delle 24 ore maggiormente adatta alle proprie condizioni di salute e
scriva al più presto il proprio impegno, desiderando presentare al Santo Padre
le ore coperte con i nominativi e le zone di quanti hanno aderito. Non basta
dire al Papa che preghiamo per Lui, ci deve realmente sentire vicini.
L’iniziativa che vi ho presentato e che con tutto il cuore vi raccomando vuole
fargli sentire il calore e la festosità della nostra offerta. Scrivete alla
Direzione al più presto.
Il Papa, del resto, già conosceva il nostro movimento, sin da Cracovia: ne fa
fede la Sua lettera di adesione al Congresso Internazionale Sacerdotale di
Paray-le-Monial del 1974 e anche la relazione “ lì Culto del Sacro Cuore nella
catechesi familiare in Polonia “ nella Sua Diocesi di Cracovia, fatta al
Convegno di Pompei da un partecipante della Sua Diocesi. Pubblichiamo qui i due
documenti. Protegga l’Immacolata il Santo Padre, lo sostenga e lo illumini.
La corona che spesso vediamo tra le sue mani dice la sua devozione ed il suo
invito.
La Vergine Santa non ha mai deluso chi confida in Lei: ha sostenuto gli Apostoli
nel Cenacolo, continuerà la Sua opera di sostegno come sempre ha fatto nella
vita della Chiesa verso il Suo fedele servo: Giovanni Paolo II.
Sac. Luigi Novarese
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