Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 4 - aprile 1974 - pag. n. 1-3
Carissimi
Carissimi,
mentre stiamo per iniziare la nostra attività più impegnativa dell’anno:
Esercizi Spirituali, Pellegrinaggi a Lourdes ed in Terra Santa, Congresso a
Paray-Le-Monial ed a Parigi sul Sacro Cuore, conclusione dei lavori per la
Cappella di Re e costruzione della Aula Magna, sento il bisogno di ricorrere a
ciascuno di voi per impegnare tutti alla preghiera più fervida e costante.
Il lavoro che si dischiude è realmente enorme e la necessità di membri che, in
vita comunitaria portino avanti l’apostolato, è cosi forte ed impellente che la
sfiducia ci prenderebbe se non avessimo il cuore rivolto a Colei che ci ha
spinti su questa strada e che sempre è fedelmente intervenuta, in tutte le
circostanze, presso il Cuore del Suo Divin Figlio.
Veramente possiamo dire che l’immacolata è la ragione di tutta la nostra
speranza: ma ciò non ci esime dalla preghiera umile ed insistente per la
riuscita del programma che voi conoscete e per ottenere dal Padrona della messe
tante e sante vocazioni.
La preghiera è il nostro primo, vero ed indispensabile apporto per la piena
riuscita delle iniziative annunciate. Se non fosse cosi il nostro apostolato non
soltanto sarebbe senz’anima, ma peccherebbe di presunzione, la più disgustante,
perché appoggerebbe su criteri umani e non soprannaturali.
Se io non facessi ricorso a Voi, implorando il Vostro apporto di preghiera,
praticamente dimostrerei di non credere all’efficienza del vostro aiuto, mentre,
in realtà, la preghiera è la prima e più importante attività che un iscritto al
nostro Centro è tenuto a svolgere.
Quando ci rivolgiamo a Dio, il Cristo, in virtù della nostra unione a Lui
attraverso i legami del Corpo Mistico, “ prega per noi “ (Cfr. Sant’Agostino,
spieg. Salmo 85) quale Sommo ed Eterno Sacerdote, che tutti ci rappresenta
presso il Padre; “ prega in noi » quale Capo del Corpo Mistico in cui,
attraverso i vincoli della grazia, noi siamo uniti; è “ pregato da noi “ quale
nostro Dio, fine e promozione suprema della nostra esistenza.
» Riconosciamo pertanto, ci ammonisce Sant’Agostino, in Lui le nostre voci e le
Sue voci in noi». Questa attività di preghiera è proprio quanto la Vergine
Santa, Madre della Chiesa, ci ha richiamato a Lourdes ed a Fatima; questo è il
nostro preciso programma; questo è il primo apporto che attende la Chiesa da noi
e che l’Associazione desidera da voi.
La Vostra giornata, cari fratelli sofferenti, non sia povera di attività; la
preghiera è il Vostro primo ed impegnativo lavoro.
Su voi pesano le necessità della Chiesa e del mondo; Voi potete raggiungere
tutte le anime e con la preghiera instancabile e costante potete ottenere quanto
esse forse non meritano, per avere sciupato i talenti da Dio loro affidati.
Dinanzi a voi, si stendano gli obiettivi dell’apostolato, le necessità del
Centro. Voi potete, se pregate, ottenerci quanto abbisognamo.
Le vostre preghiere faranno si che il pellegrinaggio sacerdotale a Lourdes sia
una vera manifestazione di fede e di attaccamento a Maria Ss.ma, Madre nostra
dolcissima. Le vostre preghiere otterranno che il pellegrinaggio in Terra Santa
(25 maggio – 1° giugno) sia una autentica animazione di fede per i partecipanti.
Le vostre preghiere otterranno fruttuosi propositi al Congresso Sacerdotale
Internazionale di Paray-Le-Monial, a Montmartre di Parigi. Da tale incontro la
devozione sacerdotale verso il Cuore di Gesù deve prendere nuovo vigore e spinta
per un apostolato chiaro, sicuro, deciso per la vita del cristiano, per la unità
delle famiglie, per la salvezza della società.
Le vostre preghiere otterranno alle anime di coloro che entreranno nelle nostre
Case per incontri con Dio, luce, pace, risveglio, amore, desiderio di
rinnovamento e di santità. Le vostre preghiere otterranno i mezzi per
l’ultimazione della Cappella a Re e per la costruzione dell’Aula Magna.
Le Vostre preghiere ci otterranno, infine, tante e sante vocazioni nelle file
dei Silenziosi Operai della Croce di vita comunitaria per l’estensione in tutto
il mondo del programma dell’Immacolata che mira ad inserire attivamente e con
responsabilità l’ammalato nella famiglia, nella Chiesa e nella società.
Soltanto operando in questa maniera ci sentiremo e saremo famiglia
dell’immacolata, membri consapevoli ed operanti dell’Associazione a cui avete
dato la vostra personale adesione, membri che attirano sulla umanità intera le
misericordie divine.
Ci benedica la Vergine Santa e ci sostenga in questa spirituale attività.
A tutti Buona Pasqua.
Sac. Luigi Novarese
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