Venerabile Mons. Luigi Novarese - Scritti editi:
L’Ancora: n. 1 - gennaio 1962 - pag. n. 1-4
1962
Ricominciare il proprio lavoro, voltare una pagina nella storia
dell’apostolato ed iniziare il XV anno di vita del nostro Centro è certamente
una grande grazia del Signore. Grazia ancora più segnalata poiché proprio con
l’inizio. di questo 1962 realmente possiamo riprendere la nostra attività, con
ardore ed. amore rinnovati, dopo aver chiamato a raccolta tutti i nostri
iscritti e scossa quella polvere, che in tanti anni di lavoro si era
inevitabilmente posata.
Con tutta l’anima, nell’anno testè trascorso, avevo rivolto il caldo appello a
voler “ricominciare da zero” l’attività.
Per poter però affrontare il programma della valorizzazione del dolore ed
applicarlo in tutta la sua freschezza e profondità di linee, come dalla Vergine
Santa è stato presentato a Lourdes ed a Fatima, era necessario procedere, prima
di tutto, ad una attenta selezione dei tanti nominativi, che ancora riempivano
il nostro schedario.
Quanti di essi in realtà vivevano lo spirito del Centro?
Quanti erano, in questi anni, già andati a ricevere dalla Madre celeste il
premio per la loro soprannaturale attività?
Quanti erano guariti, oppure avevano cambiato indirizzo senza neppure darcene
avviso?
Come possibile allora, iniziare da zero il nostro lavoro se non sapevamo con
vera coscienza e certezza su quanti e quali poter fare vero assegnamento?
Oggi, grazie a Dio, non è più così!
Ciò che era stato auspicato all’inizio dell’anno scorso è diventato ora una
realtà. Siamo attualmente in grado di ricominciare da zero tutta la nostra
attività, fidando su cuori generosi, che hanno voluto ripetere la loro adesione,
pronti a seguire il programma manifestato dalla Vergine Santa, che è pure il
nostro programma, approvato, a conforto e sicurezza nostra, anche dal Vicario
visibile di Cristo. La risposta di queste anime, che con vera ed ammirabile
prontezza sta giungendo attraverso il tagliando rinviato alla nostra Direzione,
ben dice il loro proposito di voler restare unite a Maria Santissima
nell’attuazione del Suo invito di preghiera e di penitenza, a salvezza della
società. Queste anime di buona volontà sono le naturali alleate della Vergine
santa, quelle che, in piena consapevolezza dei valori soprannaturali, propongono
di voler vivere in grazia di Dio, volontariamente donandoLe il frutto della loro
soprannaturale attività, la santificazione del lavoro e del dolore.
Non pochi inconvenienti avevano creato le adesioni, specialmente quelle inviate
nei primi anni della vita del Centro, giunge con lunghe liste di nominativi,
inviati da fratelli di dolore, unicamente perché anche altri fratelli, potessero
ricevere la rivista.
Il desiderio di andare incontro a tutti, nella speranza che una parola buona
giungesse comunque e producesse buon frutto, ci aveva fatto tenere per buone
anche tali adesioni.
In realtà, in pratica, si è constatato che tali liste di nominativi non erano
delle coscienti e volontarie adesioni.
Lo schedario aveva delle file di nomi di persone, che mai si erano fatte vive e
che in nessuna maniera hanno mai fatto sapere di partecipare, sia pure in
qualche modo, allo spirito soprannaturale dell’apostolato.
Oggi, ricominciando da zero la nostra attività, ripetiamo con più sicurezza ciò
che già dicevamo fin dal primo giorno:
- l’adesione deve essere personale;
- la conquista dell’ammalato deve avvenire tramite l’ammalato;
- il “volantino” debitamente compilato, inviato alla nostra Direzione deve
essere l’espressione della volontà dell’aderente, per cui deve essere da lui
firmato;
- più nessuna adesione sarà accettata se non per mezzo del “volantino” o di una
lettera.
Questa formalità di iscrizione è necessaria per appartenere al Centro e per
poter lucrare le indulgenze. In questa seconda parte del nostro apostolato
dobbiamo curare con vera attenzione la giusta comprensione del programma che si
propone.
L’apostolato sarà tanto più esteso in quanto sarà intimamente conosciuto ed
integralmente vissuto.
Consideri il sofferente le enormi possibilità costruttive che egli detiene e
sviluppi la sua personalità, raggiungendo quella santità, che Gesù a tutti ha
comandato, perché tutti rigenerati dal Suo sangue preziosissimo, sparso per noi
in Croce.
Il programma di quest’anno, nel desiderio anche vostro, manifestato sia per
iscritto, sia durante i raduni, è di allargare maggiormente la conoscenza delle
verità fondamentali della nostra vita cristiana, che trasformano la nostra
esistenza e la rendono radiosa e costruttiva, anche se trascorsa in un tugurio,
lontani da ogni conforto.
E’ infatti necessario che ognuno individualmente sia consapevole del lavoro che
può e deve svolgere. Con tale completezza di conoscenza si ha un vero apporto di
attività spirituale e materiale, che rende preziosa la vita e l’estensione del
Centro. In base alla risposta che ciascuno di voi darà, volta per volta, al
programma che si sta svolgendo ed applicando, corrisponderà un maggiore numero
di anime che si salveranno, proprio in proporzione del numero di coloro che si
impegnano a pregare e ad offrire sacrifici per la loro salvezza.
E questo è un programma bello ed urgente, perché, ci ammonisce Maria santissima,
“ molte, molte sono le anime che vanno all’inferno perché non vi è chi preghi e
chi si sacrifichi per loro “.
L.N.
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